“Tiresia. Che degli dèi si parla troppo. Esser cieco non è una disgrazia diversa da esser vivo. […] Il mondo è più vecchio di loro. Già riempiva lo spazio e sanguinava, godeva, era l'unico dio – quando il tempo non era ancor nato. Le cose stesse, regnavano allora. Accadevano cose – adesso attraverso gli dèi tutto è fatto parole, illusione, minaccia. Ma gli dèi possono dar fastidio, accostare o scostare le cose. Non toccarle, non mutarle. Sono venuti troppo tardi. […] È accaduto qualcosa – che non è bene né male, qualcosa che non ha nome – gli daranno poi un nome gli dèi.”

da I ciechi
Dialoghi con Leucò

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Cesare Pavese 244
scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano 1908–1950

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“Infatti, ciascuno è ciò che ama. Ami la terra? Sarai terra. Ami Dio? Che cosa devo dire? Che tu sarai Dio? Io non oso dirlo per conto mio. Ascoltiamo piuttosto le Scritture: Io ho detto: "voi siete dèi, e figli tutti dell'Altissimo". Se, dunque, volete essere dèi e figli dell'Altissimo, non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

da In epistolam Ioannis ad Parthos
Origine: Citazione tratta dal Salmo 82 (81), 6, ripresa da Gesù nel Vangelo di Giovanni (10, 34).

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“Fu la paura la prima nel mondo a creare gli dèi.”

Tito Lucrezio Caro (-94–-55 a.C.) poeta e filosofo romano

Primus in orbe deos fecit timor.
Si tratta in realtà di una frase da Petronio Arbitro, Frammenti, 27; o da Publio Papinio Stazio, Tebaide, 3, 661.
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