“Egli [Socrate] era rispettosissimo delle credenze religiose popolari, moralissimo, ossequente alle patrie leggi sino a soffrire la morte per non sottrarvisi: eppure, l'opera sua fu diretta involontariamente a distruggere la religione, la morale, l'amor patrio; e ciò perché colla sua dialettica, collo spingere gli uomini ad indagare colla ragione le cagioni di quei sentimenti, li scalzava dalle radici.”
II, 65
Manuale di economia politica con una introduzione alla scienza sociale
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da Fronte verso l'Italia, 18 maggio 1934, in Scritti politici, [//books.google.it/books?id=WH5tTBUV0P4C&pg=PA284 p. 284]
La favole e i sonetti, Sopra l'Apologo

Origine: Dal messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi agli italiani, 31 dicembre 2003. Riportato in Quirinale.it http://presidenti.quirinale.it/Ciampi/dinamico/continuaciampi.aspx?tipo=discorso&key=23858.
da Storia di Biancavilla, Gutenberg, 1953