“Dalle inchieste che Ottone concordava coi redattori più arrabbiati e più pietosi veniva fuori un cupo affresco medievale. I treni non erano più treni, ma "veicoli per deportati". Le stazioni non erano più stazioni ma "bolge dantesche". Il colera del napoletano non era più una malattia, ma "la fase acuta che mette in risalto il male cronico della nostra società". L'industria non era più l'industria, ma un moloch avido di carne umana che «continua a ferire e uccidere l'operaio». Il sistema capitalistico veniva raffigurato come la metafora del sistema tout court e bollato col marchio di «istigazione a delinquere». Il mondo del lavoro appariva un vivaio di microbi portatori di «paralisi flaccida, silicosi, polinevrite, asbestosi, saturnismo». I delinquenti non erano più tali, perché vittime della società, mentre quelli veri indossavano «il camice bianco negli ospedali psichiatrici», oppure dirigevano «da una poltrona di velluto rosso i desperados della lupara». Altri ancora, dai loro grattacieli in vetrocemento, erano puntigliosamente intenti ad «avvelenare l'aria, l'acqua, il cibo.»”
L'Italia appariva come inghiottita da un cataclisma di dimensioni apocalittiche.
Argomenti
fase , cronico , risalto , male , veicolo , stazione , industria , sistema , colera , cataclisma , microbo , paralisi , redattore , ottone , avido , affresco , cupo , velluto , grattacielo , medievale , marchio , inchiesta , portatore , delinquente , poltrona , arrabbiato , camice , camicia , metafora , intento , ospedale , napoletana , rosso , dimensione , vivaio , cibo , vittima , carne , malattia , malattie , bianco , aria , acqua , opera , operaio , lavoro , lavorio , societa' , ancora , mondo , istigazioneEnzo Bettiza 35
scrittore italiano 1927–2017Citazioni simili

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Variante: è come costruire una stazione. Una cosa bella e di valore, che è stata importante anche per poco tempo, non sparisce nel nulla per un piccolo errore. Cominciamo col costruirla la stazione anche se non è perfetta. Se non ci fossero le stazioni, i treni non potrebbero fermarsi lì e non potremmo vedere le persone a cui vogliamo bene. Se poi si scoprono dei difetti, si può rimediare dopo. Prima di tutto costruisci la stazione. Una stazione speciale per lei, dove il treno desideri fermarsi, in cui trovare un rifugio, così, anche senza uno scopo preciso. Cerca di immaginarla nella tua mente, quella stazione, di darle concretamente forma e colore. Poi incidi il tuo nome sulla base, e soffiaci la vita.

“[La Cronica di Dino Compagni] è l'opera più viva e più bella di tutta la storiografia medievale.”
da Compendio di storia della letteratura italiana, Firenze, 1963
Origine: Citato in Antologia della critica, p. 16, Letteratura Italiana, Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1965.
“Il cancro non è una malattia: è un'industria e una compagnia.”
Con data
Origine: Da un tweet https://twitter.com/francorossicom/status/358303254221815809 del 19 luglio 2013; citato in Lutto nel giornalismo sportivo, è morto Franco Rossi http://www.repubblica.it/sport/2013/10/30/news/lutto_nel_giornalismo_sportivo_morto_franco_rossi-69848807/, Repubblica.it, 30 ottobre 2013.