“Dovremmo allora rivalutare il tabù se in esso si conserva qualcosa dell'esperienza dell'inviolabile, del sacro, dell'impossibile? Si tratta anzitutto di provare a distinguere due versioni del tabù. Da una parte la sua forma semplicemente ideologico-superstiziosa; il tabù come luogo di restringimento e oppressione della vita. Dall'altra una forma del tabù come ammonimento e indice simbolico – memoria della Legge della parola -, segno che la vita non ci appartiene mai come una semplice presenza di cui siamo proprietari, ma è qualcosa che porta con sé la cifra – trascendente e impossibile da svelare – del mistero.”
Origine: I tabù del mondo, p. VII
Argomenti
superstizioso , forma , ammonimento , trascendente , cifra , oppressione , proprietario , versione , conserva , indice , sacro , vita , presenza , segno , mistero , mister , memoria , luogo , legge , tratto , semplice , esperienza , alloro , parola , parte , parola-chiave , due-giorni , mondo , tabù , impossibile , portaMassimo Recalcati 21
psicoanalista italiano 1959Citazioni simili

Origine: Dietrologia – I soldi non finiscono mai, p. 262

“A Khatmandu non dormi più, | ti sforzi di scavare | dentro i tuoi tabù.”
da A Khatmandu, n. 4
Ingresso libero

“Mettersi nudi toglie i tabù e facilita gli etcì.”
Origine: Il malloppo, p. 53

“Entrare davvero nel cuore della fede è veramente l’ultimo tabù.”