“I documenti in cui per la prima volta il volgare appare in piena luce, coscientemente contrapposto al latino, sono i quattro placiti cassinesi. Si tratta di un gruppetto compatto di quattro pergamene di analogo argomento […] appartenenti allo stesso tempo (il breve periodo dal 960 al 963) e agli stessi luoghi. […]
I quattro passi in volgare sono i seguenti:
(Capua, marzo 960):
Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti.
(Sessa, marzo 963):
Sao cco kelle terre, per kelle fini que tebe monstrai, Pergoaldi foro, que ki contene, et trenta anni le possette.
(Teano, luglio 963):
Kella terra, per kelle fini que bobe mostrai, sancte Marie è, et trenta anni la possett parte sancte Marie.
(Teano, ottobre 963):
Sao cco kelle terre, per kelle fini que tebe mostrai, trenta anni le possette parte sancte Marie.
(III. I primordi”
950-1225), 8. I placiti cassinesi, pp. 90-91
Storia della lingua italiana
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Argomenti
quattro , marzo , volgare , parte , primordio , pergamena , età , foro , appartenente , compatto , seguente , luglio , documento , ottobre , analogia , latino , argomento , periodo , tratto , luce , terra-terra , terra , tempo , stesso , prima , breve , gruppetto , piena , volta , finiBruno Migliorini 12
linguista, filologo e esperantista italiano 1896–1975Citazioni simili

476-960), 1. Limiti, p. 49
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