“Considerare il mondo diviso in tre parti, in «primo mondo», in «secondo mondo» e in «terzo mondo», come fanno i revisionisti cinesi e non con un’ottica di classe, vuol dire deviare dalla teoria marxista-leninista della lotta di classe, negare la lotta del proletariato contro la borghesia per il passaggio da una società arretrata ad una società nuova, alla società socialista, e più tardi alla società senza classi, alla società comunista. Dividere il mondo in tre parti, significa ignorare le caratteristiche della nostra epoca, ostacolare la marcia del proletariato e dei popoli verso la rivoluzione e la liberazione nazionale, ostacolare la loro lotta contro l’imperialismo americano, contro il social- imperialismo sovietico, contro il capitale e la reazione in ogni paese e in ogni angolo del mondo. La teoria dei «tre mondi» predica la pace sociale, la conciliazione di classe, cerca di creare alleanze fra nemici irriducibili, fra il proletariato e la borghesia, fra gli oppressi e gli oppressori, fra i popoli e l’imperialismo. Si sforza di prolungare la vita al vecchio mondo, al mondo capitalista, e di mantenerlo in vita proprio cercando di estinguere la lotta di classe.”

—  Enver Hoxha

Origine: Imperialismo e rivoluzione, pp. 262-263

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“[La Burocratizzazione] Ha mutato le classi politiche in classi sociali, in modo che, come i cristiani sono eguali in cielo e ineguali in terra, così i singoli membri del popolo sono eguali nel cielo del loro mondo politico e ineguali nell'esistenza terrestre della società.”

Karl Marx (1818–1883) filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco

Origine: Citato in Massimo Corsale, L'autunno del Leviatano, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1998.

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