“Il coyote è uno scheletro bislungo e allampanato, dall'aria afflitta e assai cagionevole, ricoperto da una pelle di lupo con la coda neanche troppo spelacchiata, ma immancabilmente pendula e derelitta; gli occhi sono astuti e maligni, e il muso affilato, col labbro superiore rialzato a mostrare i denti; insomma, quel che si dice un brutto ceffo. Il coyote è una vivente allegoria dell'Indigenza: ha sempre fame, è sempre povero in canna, scalognato e senza un amico al mondo. Anche le creature più reiette lo disprezzano; le sue pulci lo abbandonerebbero per il primo velocipiede. È così smidollato e vigliacco che anche quando scopre i denti e finge di minacciarti si vede benissimo che col resto della faccia ti sta chiedendo scusa. E Dio, quant'è brutto!”
Origine: Da In cerca di guai (Roughing it), traduzione di Giulia Arborio Mella, Adelphi, 2016, p. 21 https://books.google.it/books?id=9DR9DAAAQBAJ&pg=PT21. ISBN 8845978060
Argomenti
brutto , indigenza , reietto , derelitto , allegoria , muso , canna , scheletro , astuto , vigliacco , afflitto , maligno , lupo , coda , scusa , labbro , pelle , fame , vivente , superiore , superiora , creatura , aria , amico , resto , povero , primo , dio , mondoMark Twain 125
scrittore, umorista, aforista e docente statunitense 1835–1910Citazioni simili

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