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Citazioni tratte dalle opere letterarie, Credo in un solo oblio
“[A proposito di Sergej Esenin] Tutto di lui: la voce roca e rotta, i gesti incerti, il corpo oscillante, la fiamma della disperazione negli occhi, tutto era come doveva essere nelle circostanze attuali della sua vita. […] Si prese la testa fra le mani e incominciò a recitare la Canzone della cagna. E quando disse i due ultimi versi anche i suoi occhi si riempirono di lacrime.”
Argomenti
due-giorni , vita , cagna , canzone , circostanza , corpo , disperazione , essere , fiamma , incerto , lacrima , proposito , ultimo , voce , testa , rottaMaksim Gor'kij 45
scrittore e drammaturgo russo 1868–1936Citazioni simili
Origine: Citato in Casoli Giovanni, Novecento letterario italiano ed europeo. Autori e testi scelti. Vol. 2: Dalla seconda guerra mondiale alla fine del secolo. Appendice sul cinema, Città Nuova, 2002.
Origine: Citato in Elvira Watala, Wiktor Woroszylski, Vita di Sergej Esenin, traduzione dal polacco di Vera Petrella, Vallecchi Editore Firenze, 1980.
Origine: Dall'introduzione a Sergej A. Esenin, Poesie e poemetti, a cura di Eridiano Bazzarelli, BUR, 2000.
“Lei gli prese la testa fra le mani e la adagiò affettuosamente sul proprio petto.”
Ora siamo svegli, – disse, – e lo resteremo a lungo.
Per sempre, avrebbe voluto correggerla Fridolin, ma prima che potesse pronunciare quelle parole lei gli posò un dito sulle labbra e mormorò, come tra sé: – Mai indagare il futuro. (2011, p. 112)
Doppio sogno
citato in Watala 1980, p. 346
Origine: Da Gatti e altro, Fermenti, Roma, 1993, p. 15.