“Sei triste, Yankel? gli chiese una mattina a colazione.
Certo, rispose lui imboccandola a fette di melone, con un tremulo cucchiaio.
Perché?
Perché parli, invece di mangiare.
E prima ancora, eri triste?
Certo.
Perché?
Perché allora stavi mangiando invece di parlare, e quando non sento la tua voce mi intristisco.
Quando guardi la gente ballare, questo ti intristisce?
Certo.
[…] Tu pensi che Bitzl Bitzl sia un uomo particolarmente triste?
Non so.
E Shanda la dolente?
Oh, sì… lei è particolarmente triste.
È evidente, no? E Shloim, è triste?
Chi lo sa?
E le gemelle?
Forse. Non è affar nostro.
Dio è triste?
Per essere triste dovrebbe esistere, no?
[…] È per quello che lo chiedevo, per sapere finalmente se ci credi!
Allora ti dirò solo questo: se Dio esiste, ha molte ragioni per essere triste. E se non esiste, secondo me anche questo Lo rattrista non poco. Insomma, per rispondere alla tua domanda, Dio deve essere triste.”
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“È certo infelice, perché fa la colazione e il pranzo quando fa comodo ad Alessandro.”

“Triste è l'uomo che ama le cose solo quando si allontanano.”
Baol. Una tranquilla notte di regime
Baol
Variante: Triste è l'uomo che ama le cose solo quando si allontanano