“Amore, mio buon signore? Cosa volete dire con questa parola? O, cos'è che voi chiamate così? | Un fuoco pieno di gelo, un dolce pieno di amarezza, una pena piena di allegria, che fa che i pensieri abbiano occhi, ed i cuori orecchie, nato dal desiderio, allevato dal piacere, svezzato dalla gelosia, ucciso dall'ipocrisia, seppellito dall'ingratitudine. E questo è l'amore. Bella signora, ne vuoi un po'? | Se non è nient'altro, non è che una cosa sciocca. | Provalo, e troverai che è una cosa piacevole.”
Galatea
Argomenti
amore , piacere , gelosia , allegria , allegro , amarezza , bella , chiamata , cosa , desiderio , fuoco , gelo , ingratitudine , ipocrisia , nato , orecchio , parola , pena , pensiero , pieno , sciocco , signora , signore , signoria , ucciso , parola-chiave , dire , piena , po' , dolceJohn Lyly 48
scrittore 1554–1606Citazioni simili

dal racconto L'antimonio, Opere – 1956.1971, p. 353
Gli zii di Sicilia

dall' Intervista con Geraldo Rivera (At Large With),07 febbraio 2005

“Crudele Amore, a che cosa non forzi i cuori degli uomini!”
IV, 412
Improbe Amor, quid non mortalia pectora cogis!
Eneide
“[…] Gesù Signore, dammi il tuo Natale | di fuoco interno nell'umano gelo […].”
da Avvicinandosi il Natale
Origine: Citato in "Dolce Amor, Cristo bello!" Clemente Rebora e l’incontro con Cristo 7 - Attraverso l'oscurità dolorosa l'incontro con l'Amato http://www.culturacattolica.it/?id=114&id_n=30560, CulturaCattolica.it, 13 luglio 2012.