Franco Esposito, Alvino: come si ripara la letteratura, in Eco risveglio, 30 luglio 2008
“L'edizione postuma di Giunte e virgole (1996), tratta da Alvino con immensa fatica da una scrittura «impervia» e munita di indispensabile glossario (edizione critica che l'autore non esita a battezzare «avventura»), ci presenta un testo «impenetrabile a qualsivoglia tentativo di lettura orizzontale, nuda, diretta» senza risalire il calvario delle progressive approssimazioni, documentato dal complesso apparato. Tanta confessata fatica del più devoto ed esperto curatore di Pizzuto ci dà oggi speranza che egli possa e voglia tracciare quel profilo sistematico della sua lingua che, riducendo l'apparente arbitrarietà dei testi, apra un accesso non deterrente alla loro lettura. (dall'introduzione di Giovanni Nencioni a Giovanni Nencioni-Antonio Pizzuto, Caro Testatore, Carissimo Padrino. Lettere”
1966-1976), a cura di Gualberto Alvino, Firenze, Polistampa, 1999
Argomenti
età , speranza , accesso , apparato , approssimazione , autore , avventura , calvario , complesso , critico , cura , deterrente , devoto , diretta , edizione , esperto , fatica , giunta , impervio , introduzione , lettera , lettura , lingua , oggi , padrino , postumo , presente , profilo , scrittura , sistematica , tentativo , testo , tratto , virgola , voglia , arbitrarietà , indispensabileGiovanni Nencioni 4
linguista e lessicografo italiano 1911–2008Citazioni simili
dall'introduzione di Walter Pedullà a Gualberto Alvino, Chi ha paura di Antonio Pizzuto?, Firenze, Polistampa, 2008

“Custodiscono la purezza le fatiche corporali e la meditazione della Scrittura.”
Discorsi ascetici – prima collezione

“A seconda del lettore, e del libro, si tratta di lettura o di avventura.”
In margine a un testo implicito

citato in Massimo Raffeli, Dante Isella: nel suo realismo etico uno stile per la vita, il manifesto, 4 dicembre 2007