“Questa spontaneità [dell'uomo saggio], fra l'altro, corrisponde esattamente a quel 'gioco' cosmico che le religioni orientali esprimono con un simbolismo tanto stupendo. Nell'induismo, in particolare, questo simbolo è la danza divina di creazione, l'illustrazione più felice dell'intima unità dell'universo, in quanto il danzatore e la danza non possono in alcun modo essere disgiunti l'uno dall'altra: la forza creativa che agisce nel cosmo non può disgiungersi dalla propria creazione. Shiva, però, compie sia una danza di creazione che una danza di distruzione: quando danza in compagnia di una donna, i suoi movimenti sono gentili e pieni di grazia, naturalmente creativi, trovandosi yin e yang in una condizione di equilibrio; nel momento in cui danza da solo, però, il simbolismo che gli attiene è quello dell'asceta solitario, e i suoi movimenti si fanno violenti e distruttivi: l'equilibrio di yin e yang è ormai perduto.”
Origine: Yin e Yang. L'armonia taoista degli opposti, p. 60
Argomenti
istruzione , libri , asceta , compagnia , compagno , condizione , cosmo , creativo , creazione , danza , danzatore , distruzione , divino , donna , equilibrio , equilibro , essere , forza , gioco , grazia , illustrazione , intimo , modo , momento , movimento , particolare , saggio , simbolismo , simbolo , solitario , stupenda , uomo , universo , tanto , proprio , spontaneità , unità , altroJean Campbell Cooper 19
scrittrice inglese 1905–1999Citazioni simili
nâtarâjan), è il solo ad assumere il suo ruolo di creatore-distruttore nell'atto di giocare con fiamme che sono altrettanti mondi chiamati a nascere, a svilupparsi, per poi scomparire per effetto della sua magia (mâyâ). (p. 208)

Origine: Śiva e Dioniso, Citazoni, p. 181

da Gli Inni Cosmici dei Veda, a cura di Milena Carrara Pavan, BUR, Milano 2004, p. 1

Dio inviò suo figlio: cristologia