“È vero che per Eževikin era tremendamente importante dare marito a Nàsten'ka, ma se egli si faceva passare per buffone, la ragione di ciò era semplicemente ch'egli aveva un intimo bisogno di sfogare la rabbia accumulata. L'impulso a schernire e la lingua lunga li aveva nel sangue. Egli, per esempio, faceva la caricatura di sé stesso come dell'adulatore più abietto e servile, ma nello stesso tempo faceva capire chiaramente che si trattava solo di un'apparenza, e quanto più avvilente era la sua lusinga, tanto più sarcastico e trasparente appariva lo scherno.”
p. 348
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“Villon non mentisce a se stesso; egli non sa molto, ma egli sa ciò che sa.”
Origine: Aforismi e detti memorabili, p. 71

LTI – Taccuino di un filologo (Lingua Tertii Imperii – Notizbuch eines Philologen)