“Se coloro i quali cadono nel grossolano errore di giudicare la potenza dall'atto, sapessero che cosa è l'uomo, e che cosa è la ragione, al certo non parlerebbero di lui come di un cieco che va brancolando nelle tenebre, e di lei non farebbero un'ancella destinata a servire una signora immaginaria, il cui dominio sarebbe pur sempre il regno stesso della ragione, poiché non vi possono essere due verità e due menti fra loro contrapposte.”

La storia della filosofia e la filosofia della storia

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Nella mia vita non mi sono mai contraddetto per la semplice ragione che su qualsiasi cosa ho sempre avuto due opinioni: la mia e il suo contrario.”

Mario Soldati (1906–1999) scrittore e regista italiano

intervista di Tullio Kezich, Corriere della sera
Origine: Citato in Cesare Lanza, Mister No, Pellegrini Editore, 2006, p. 121 https://books.google.it/books?id=8oMXCZW2CPMC&pg=PA121. ISBN 8881013665

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Il disaccordo può essere il coltello più corto fra due menti.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

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“A proposito dei Patriarchi viene messo in rilievo che erano allevatori di bestiame fin dalla loro infanzia, come lo erano stati i loro genitori. E a ragione: poiché senza dubbio giusta servitù e giusto dominio si ha quando le bestie sono sottomesse all'uomo e l'uomo ha il dominio sulle bestie. Così infatti fu detto quando l'uomo fu creato: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza; e abbia il potere sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e su tutte le bestie che sono sulla terra (Gn 1, 26). Con ciò si fa vedere che la ragione deve avere il dominio su gli esseri privi di ragione. Ma a far sì che una persona divenisse schiava di un'altra persona è stato il peccato o l'avversità: il peccato, come è detto: Sia maledetto Canaan! Schiavo sarà dei suoi fratelli (Gn 9, 25); l'avversità, al contrario, come accadde allo stesso Giuseppe di diventare schiavo di uno straniero dopo essere stato venduto dai suoi fratelli. Pertanto furono le guerre a creare schiavi coloro ai quali nella lingua latina fu posto questo nome. Infatti un uomo che fosse stato vinto da un altro uomo e che per diritto di guerra poteva essere ucciso, poiché veniva invece salvato, fu chiamato servus (schiavo); per lo stesso motivo si chiamano anche mancipia (schiavi) perché sono stati manu capta (presi con la mano). Tra gli uomini vige anche l'ordine della natura per cui le donne siano soggette ai mariti e i figli ai genitori, poiché anche in questo caso è giusto che la ragione più debole sia soggetta alla più forte. Riguardo perciò al comandare e al servire è evidentemente giusto che coloro i quali sono superiori quanto alla ragione siano superiori anche quanto al comando. Quando quest'ordine di cose viene sconvolto nel nostro mondo dall'iniquità degli uomini o dalla diversità delle nature carnali, i giusti sopportano il pervertimento temporale per possedere alla fine la felicità eterna assolutamente conforme all'ordine.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

da Questioni sull'Eptateuco, Libro I, § 153

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“Richiedere alla storia le ragioni per le quali i Romani missionati alla conquista d'un regno cosmopolito, s'indussero a soggiogare Brindisi, é lo stesso che cogliere il fine ultimo delle prerogative d'una ragion di stato.”

Salvatore Morelli (1824–1880) scrittore, giornalista e politico italiano

Origine: Brindisi e Ferdinando II, o Il passato, il presente e l'avvenire di Brindisi, p. 23

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