Frasi di Giancarlo De Cataldo
Giancarlo De Cataldo
Data di nascita: 7. Febbraio 1956
Giancarlo De Cataldo è un magistrato, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore italiano.
Autori simili
Frasi Giancarlo De Cataldo
„Questo il Vecchio faceva da una vita. Controllare. Questo era il Vecchio. Un controllore. Né di destra, né di sinistra. Senza governi da scalzare e sostituire con sbiadite fotocopie. Solo per se stesso. Per sempre contro la bastarda umanità si rifiutava di comprendere e accettare. Un controllore anarchico.“
— Giancarlo De Cataldo
p. 491
„Un giorno ti faccio il ritratto, Patrizia.
– Sai anche dipingere?
– Me la cavo. Ho fatto un paio d'anni di accademia. Ti raffigurerò come sei. Come ti vedo io. Come tu nemmeno immagini di essere.
– Ah, sì? E come?
– Geometrica. Puntuta. Slava. Tu non hai una faccia romana. Le facce romane sono tonde e dolci, tendono a sfumare nel languore, ispirano lussuria. Tu fai venire voglia di sfidarti. Sei una donna di là da venire, Patrizia. Volti come il tuo non se ne vedono molti in giro.“
— Giancarlo De Cataldo
p. 213
„Riportame a casa, Freddo. C'ho un gruzzolo da parte. Prendo Filly e stasera stessa facciamo i bagagli per il Brasile. Ce ne andiamo e nessuno sentirà più parlare di noi.
– Nessuno ti vedrà mai più in giro, amico mio.
– Grazie, Freddo, grazie sei più che un fratello per me, grazie… fatte abbraccia', Freddo, fratello mio! [Ultime parole]
Si abbracciarono. Il Freddo gli sparò attraverso la tasca del trench, con una 357 silenziata che aveva preparato prima dell'incontro. Aggrappato alle sue spalle, Aldo ebbe un sussulto. Il Freddo sparò ancora. Aldo scivolò sulla rena. Il Freddo commise il grave errore di guardarlo in faccia. Aveva gli occhi pieni di lacrime e di stupore. Rivide il volto dell'agnello, scagliò l'arma lontano, che se la prendesse il mare, maledetta pistola, e maledetta vita. Si sentiva più sporco di un infame.“
— Giancarlo De Cataldo
p. 385
„Rimpiangerete questi tempi che ora considerate oscuri.
– Rimpiangere Moro? Il Pidocchio? Bologna?
– Vedrà. Lei avrà la fortuna di vivere a stretto contatto con gli ultimi uomini veri. Uomini che hanno passioni e identità. Ma, ahimè, tutto questo avrà breve vita! L'oggi muore e il domani sarà il dominio esclusivo di banchieri e tecnocrati. Ah, e ovviamente di ragazzini rincoglioniti dalla Televisione!
Scialoja spense il sigaro.
– Mi ha mandato a chiamare ma non mi sta dicendo niente di nuovo.
– Può darsi, Ma il problema è suo, non mio. Lei si ostina a cercare un disegno dove non esiste nessun disegno, una trama dove non c'è nessuna trama. La smetta con questa pretesa assurda. Il violino e il calendario riposano l'uno accanto all'altro sul tavolo dell'anatomopatologo, e non c'è niente che li colleghi, se non il caso. Questo non è più il secolo di Hegel. Questo è il secolo di Magritte!“
— Giancarlo De Cataldo
pp. 371-372
„Il guaio è che il Freddo, appena l'aveva vista, era rimasto come fulminato dai suoi occhi azzurri e impertinenti. Gli venivano in mente, mentre lei inanellava una battuta dietro l'altra, una sigaretta dietro l'altra, paesaggi di campagna, e mari, e altre immagini che non pensava di aver mai posseduto nella sua limitata fantasia. E qualcosa di caldo e di teso lo afferrava dalla bocca dello stomaco, e scendeva giù giù sino al sesso, quando lei gli scoccava un sorriso furtivo o lasciava cadere una distratta carezza sulla coscia.“
— Giancarlo De Cataldo
p. 228
„[Su Romanzo criminale] […] rivendico il diritto di raccontare una storia dove il male ha un ruolo preponderante, per insegnare ai giovani a difendersene e a combattere la paura. La rappresentazione edulcorata della realtà non serve. Nel mio romanzo c'era ancora qualcosa di nascosto che doveva essere raccontato, alcuni dettagli importanti che, nel film di Placido, non erano emersi, forse a causa dei tempi imposti a una pellicola cinematografica. Nella serie si recupera il contesto storico, che permette di capire, a chi non ha vissuto quel periodo, i motivi che condussero una piccola banda criminale ad agire liberamente.“
— Giancarlo De Cataldo
Source: Citato in Emilia Costantini, «Romanzo criminale» a puntate. Una sfida giocata su volti nuovi https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2008/novembre/07/Romanzo_criminale_puntate_Una_sfida_co_9_081107106.shtml, Corriere della Sera, 7 novembre 2008.
„In Romanzo criminale 2 ci saranno sorprese: racconteremo gli anni '80, recuperando parti del romanzo ma anche fatti veri per descrivere il rapporto perverso che si creò tra la banda della Magliana e i terroristi e i pezzi deviati dello stato. Tutta la nuova serie avrà come tema "Chi ha ucciso il libanese?"“
— Giancarlo De Cataldo
e la risposta non sarà scontata.
Source: Citato in Cosa resterà di questi anni Ottanta http://mag.sky.it/mag/cinema/2010/04/13/romanzo_criminale_2_set_giancarlo_de_cataldo.html, Sky.it, 13 aprile 2010.
„La stazione era sventrata. Le sirene ululavano. Militari e volontari, fianco a fianco con le mascherine al naso, scavavano le macerie in cerca di un segno di vita. Qualcuno piangeva, i più moltiplicavano gli sforzi per rimandare l'appuntamento con la rabbia e lo sgomento. Arrivarono le troupe televisive. Una folla di parenti angosciati assiepava i binari. Circolava una parola maledetta e rivelatrice: strage. Le lancette del grande orologio del piazzale Ovest erano ferme sulle 10 e 25. L'ora in cui il cuore dell'Italia aveva preso a sanguinare.“
— Giancarlo De Cataldo
pp. 239-240
sulla strage di Bologna
„Ma lo vuoi capire che quei quattro sbandati non mi fanno paura? Non possono niente contro di me! Puzzano di carogna! Io sono il Dandi… Dandi, capisci? Io ho dàto una strada e una sicurezza a una massa di coatti… io ho Roma! E sai perché ce l'ho? Perché l'ho fatta io Roma. Proprio così! Prima di me non esisteva niente, qua tutti pascolavano, tutti… siciliani, calabresi, marsigliesi, fichetti, e voi quattro servi a leccare l'osso sotto la tavola dei ricchi… Prima di me c'erano solo usurai da quattro soldi e tagliagole pronti a farsela addosso davanti al primo caramba con le palle… e anche tu, Nero! Co' tutte quelle fregnacce, e l'Idea, e il Gesto, e la Rivoluzione… anche tu sei finito sul mio libro paga… come i ministri, l'avvocati, i giudici, i comandanti colle loro belle uniformi… se pensano che me metto paura de quattro stracciaculi…“
— Giancarlo De Cataldo
il Dandi, pp. 603-604
„La mafia fa comodo. Qualcuno ci fa affari.“
— Giancarlo De Cataldo
Nicola Scialoja, p. 542
„Senta, a certi livelli l'esercizio del potere diventa un'arte fine a se stessa. Si va avanti per inerzia, o perché non si può più tornare indietro, o perché ci si diverte troppo a muovere le pedine della scacchiera. I fini… ammesso che siano mai esistiti… scolorano, svaniscono, si perdono di vista. Ciò che sopravvive è solo un grande, tragico gioco… se penso a certi dirigenti che ho avuto modo di incontrare… gente che vive nell'ombra e veste di grigio… l'unico paragone che mi viene in mente è con il dottor Stranamore… ricorda il film di Kubrick, no? La bomba per la bomba, una cosa così…“
— Giancarlo De Cataldo
Nicola Scialoja, p. 542
„Quegli amici miei su a Milano, quando prendono un infame prima gli tagliano una mano, poi l'altra. Dopo gli tagliano l'uccello e glielo ficcano in bocca. A questo punto se gli gira dritta concedono il colpo di grazia…
– E sennò?
– E sennò si fanno una bella pisciata e buttano il fagotto nell'acido muriatico. Le pallottole costano.
– Giusto. È così che va fatto, – disse Fierolocchio.
– Qualche volta poi si scopre che il fesso era pulito…
– Ma allora…
– Allora niente. C'era comunque il sospetto. Il sospetto è più che sufficiente, non ti pare?“
— Giancarlo De Cataldo
pp. 531-532
„Nelle grandi linee si tratta di politica. Mantenere l'ordine. Tenere la situazione sotto controllo. Affinché niente cambi. I bombaroli potrebbero essere utili. Li lasciano fare. Li usano. Li coccolano. Tutto dipende dall'anticomunismo. La leva iniziale è stata la paura di rossi. Personalmente ho smesso di votare da anni. Ma mi fa inorridire l'idea che per tenere alla larga gente come Amendola e Berlinguer si debba andare a letto con gli assassini. Proteggere i trafficanti di droga. Pagare i terroristi neofascisti. Lasciare mano libera alla mafia.“
— Giancarlo De Cataldo
Nicola Scialoja, pp. 541-542