“[Sul magistrato che si è rifiutato di amministrare la giustizia finché nell'aula non toglieranno il crocifisso] Personalmente credo che un pubblico ufficiale non dovrebbe servirsi delle sue funzioni per promuovere una causa o condurre una personale battaglia politica o ideale. Le funzioni non gli appartengono. Gli sono state conferite nell'interesse della società e non possono essere interrotte semplicemente perché il suo titolare vuole manifestare preferenze o dissensi.”

ottobre 2005
Lettere al Corriere, Corriere della Sera

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Sergio Romano 40
storico, scrittore e giornalista italiano 1929

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“Io non credo nella guerra come strumento. C'è un dato inoppugnabile: che la guerra è uno strumento ma non funziona, semplicemente non funziona.”

Gino Strada (1948) chirurgo e pacifista italiano

Origine: Citato nella canzone Terra del fuoco dei Modena City Ramblers.

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“Dire che io utilizzo la mia posizione di leader politico per interessi personali è negare il disinteresse e la generosità che mi appartengono.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

1995
Origine: Citato in Stefano Bartezzaghi, Il ciel l'aiuta http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/Itemid,3/action,detail/id,0687_01_1995_0338_0005_9316569/, Senza Senso, La Stampa, 15 dicembre 1995.

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“Il blog non è forse lo strumento più consono per svolgere la funzione vera della politica, che è quella di mediare fra interessi diversi e trovare una sintesi. Più probabile che Internet continui ad essere uno strumento di informazione e di denuncia. È una funzione comunque molto importante.”

Tito Boeri (1958) economista italiano

Origine: Da Grillo, blog e politica http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/gEditoriali.asp?ID_blog=25&ID_articolo=3512&ID_sezione=&sezione=, in lastampa.it, 12 settembre 2007.

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“Come principio politico, l'imposizione di tasse e la destinazione dei proventi sono una funzione dei governi. Abbiamo istituito complesse norme costituzionali, parlamentari e giudiziarie per controllare tali funzioni, per garantire che le tasse vengano imposte quanto più possibile in accordo con le preferenze e i desideri della popolazione: alla fin fine, "niente tassazione senza rappresentazione" era uno dei gridi di battaglia della Rivoluzione americana. Abbiamo un sistema di controlli e contrappesi tra poteri proprio per separare la funzione legislativa di imporre tasse e stabilire i capitoli di spesa dalla funzione dell'esecutivo di riscuotere le tasse e amministrare i programmi di spesa e dalla funzione giudiziaria di mediare le dispute e interpretare la legge.
Nel caso in questione l'uomo d'affari — per iniziativa propria o incaricato, direttamente o indirettamente, dagli azionisti — sarebbe simultaneamente legislatore, amministratore e giurista. A lui toccherebbe decidere chi tassare, per quale importo e a quale fine e sempre a lui spetterebbe scegliere la destinazione del gettito. In tale funzione egli sarebbe guidato esclusivamente da una generica esortazione proveniente dall'alto a limitare l'inflazione, a migliorare la qualità dell'ambiente, a combattere la povertà e così via. (da La responsabilità sociale delle imprese consiste nell'aumentare i profitti”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense

The Social Responsibility of Business is to Increase its Profits http://www.colorado.edu/studentgroups/libertarians/issues/friedman-soc-resp-business.html), New York Times Magazine, 13 settembre 1970

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“La funzione fondamentale della politica è tutelare l'ordine sociale, quella particolare qualità dei rapporti interindividuali che consente a persone diverse, con differenti idee, interessi, eccetera, di convivere, e di competere, pacificamente, senza ammazzarsi a vicenda. La funzione fondamentale della politica è impedire la rottura violenta dell'ordine sociale.”

Angelo Panebianco (1948) politologo e saggista italiano

da Il tessuto che ci unisce è delicato http://www.corriere.it/opinioni/13_aprile_30/panebianco-tessuto-unisce-delicato_c0ec81dc-b163-11e2-9053-334578a33cff.shtml, Corriere. it, 30 aprile 2013

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“Napoli è un paese in cui è impossibile promuovere un pubblico interesse senza rimetterci il cervello e la salute.”

Origine: Da Taccuini di lavoro, Arte Tipografica, Napoli, 1987 (ma 1992), vol. II, 1917-1926, p. 294; citato da Giuseppe Galasso in Benedetto Croce, Un paradiso abitato da diavoli, Nota del curatore, p. 299.

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