“Fra le opere maggiori del nostro autore [Pier Paolo Vergerio il vecchio] va qui pure ricordata la traduzione di Arriano (De' fatti di Alessandro Magno), ch'egli imprese ad impulso di Sigismondo imperatore. Quest'opera che lo stesso Zeno credeva perduta, si conserva invece inedita nella Vaticana, e meriterebbe veramente di venir publicata ed assoggettata ad accurato esame, anche perché venisse fatta luce in un argomento intorno al quale divergono le opinioni dei critici.”

Origine: Pietro Paolo Vergerio il seniore da Capodistria, p. 34

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“[Pier Paolo Vergerio il vecchio] Servì principi imperadori e pontefici; vergogna loro e disgrazia sua tanta povertà con tanto sapere.”

Apostolo Zeno (1668–1750) poeta, librettista e giornalista italiano

Origine: citato in Giacomo Babuder, Pietro Paolo Vergerio il seniore da Capodistria, p. 4, Benedetto Lonzàr Libraio, 1866

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“Fra i cultori e professori di filosofia delle università di Padova e Bologna del secolo decimoquarto, a parlar sinceramente, appena vi ha chi meriti speciale menzione, quando se ne tragga P. Paulo Vergerio il vecchio.”

Girolamo Tiraboschi (1731–1794) storico, bibliotecario e gesuita italiano

Origine: Citato in Giacomo Babuder, Pietro Paolo Vergerio il seniore da Capodistria, p. 46, Benedetto Lonzàr Libraio, 1866.

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“ll critico non si rende conto che quando giudica un autore, è lui stesso che si dona al giudizio più che l'autore.”

Henry De Montherlant (1895–1972) scrittore e drammaturgo francese

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“Nulla mai viene veramente perduto, o può venir perduto, | non nascita, identità, forma – oggetto veruno del mondo, | non vita, non forza, né cosa alcuna visibile; | le apparenze non debbono ingannare, sfera mutata non deve confonderti il cervello. Vasti sono il Tempo e lo Spazio – vasti i campi della Natura. | Il corpo torbido, vecchio, freddo – ceneri che sono rimaste dai fuochi d'un tempo, | la luce offuscata degli occhi tornerà a splendere […].”

Continuità, p. 643
Foglie d'erba, Foglie dei settant'anni (primo allegato)
Origine: Parte di questa poesia viene recitata da Duke (interpretato da James Garner) nel film Le pagine della nostra vita (2004): «Niente è mai perduto o può essere perduto. Il corpo lento, vecchio, freddo, ceneri rimaste dai fuochi del tempo, tornerà a splendere ancora.»

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