“Ci sono delle pagine che puzzano di vino, delle pagine dove c'è la sera, lenta; altre pagine sono notturne nelle quali i pipistrelli battono le ali.
Il figlio del farmacista cammina a notte alta tra erbe scomposte, a ciuffi lunghi e ispidi.
Si è che il figlio del farmacista da un pezzo beve, si ubriaca: la solitudine vi conduce.
Gli imbecilli hanno tutti lo stesso cappello, sia esso lungo o basso, nero o bianco, ogni loro cappello ha il senso dell'imbecillità.
Così ogni ubriacatura dà la pasta dell'uomo che la sostiene. Del resto con l'alcool si passano le ore, ci si diverte a contemplare la nostra natura, i ricordi, dai quali si possono trarre gli scopi, la conclusione del perché del nostro vivere; vengono fuori qualità e vizi che non si pensava avessero tali radici radicate.”
Il figlio del farmacista
Argomenti
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scrittore, poeta e psichiatra italiano 1910–1991Citazioni simili

Origine: prevale.net

“Il futuro è un libro dalle pagine bianche. Solo tu puoi riempirle.”
Il Libro del Domani

“Vorrei che questa pagina tornasse bianca, per scriverci ti amo, punto.”
da Punto, n. 10
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