“Lei dice "chiunque intenda quella stessa lingua", "le parole sono segni di cose", e invece non vivono due persone che parlino la stessa lingua, né ci sono due momenti in cui una parola individui la stessa cosa, παντα ρει. […] la lingua della poesia e della vita non è né una lingua morta, né una lingua concettuale – sostituibile vale a dire, con un complesso di segni grafici senza suono […]. Il significato emozionale della parola varia da uomo a uomo, ed ogni sillaba è colorata dal tono del suo spirito”
Lettera a Giovanni Alfredo Cesareo, p. 318
Una Sicilia senza aranci
Argomenti
due-giorni , parola-chiave , vita , persone , colorato , complesso , cosa , grafico , individuo , lettera , lingua , momento , mortaio , parola , persona , poesia , significato , sillaba , spirito , stesso , suono , tono , uomo , direGiuseppe Antonio Borgese 26
scrittore, giornalista e critico letterario italiano 1882–1952Citazioni simili

Origine: L'ospite ingrato, p. 116

1359-1360, 20 luglio 1821; 1898, Vol. III, p. 112
Coriolano della Floresta

“Né lingua né becco, né gola non ha…
Povero merlo! come farà a cantà?”
Origine: Le veglie di Neri, p. 51
dal poema sulla Guerra Braccesca citato in Alfonso Dragonetti, Le vite degli illustri aquilani http://www.archive.org/details/levitedegliillu00draggoog, Francesco Perchiazzi editore, L'Aquila, 1847 p. 89-90