“Eccoci dunque seduti all'ombra, guardando il mare e il promontorio di Milazzo, che a man sinistra sporge in fuori lontano nel mare, in forma di sprone. Come Messina ha la sua falce, così Milazzo ha il suo sprone o la sua lancia. In nessuna altro paese, come nella Sicilia, la costa si diletta di formazioni di rocce e di piccoli seni così strani, capricciosi e anche pittoreschi.”

La Sicilia nella natura, nella storia, nella vita

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Il nobile cavallo coll'ombra della verga si regge; e il malvagio appena si conduce cogli sproni.”

Bartolomeo da San Concordio (1262–1347) scrittore e aforista italiano

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Origine: Citato in Harbottle, p. 318.

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“Sia i giovani nelle palestre, sia gli anziani nelle botteghe o seduti nei luoghi di ritrovo disegnavano carte geografiche della Sicilia e del mare che la circonda con i porti e i punti della costa dell’isola che guarda l’Africa.”

da Nicia, 12,1-2, introduzione di Luciano Canfora, traduzione e note di Daniela Manetti, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1987
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“Chi ha amore in seno sempre ha i sproni in fianco.”

Bernardo Dovizi da Bibbiena (1470–1520) cardinale e drammaturgo italiano

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“In me non c'era un qualche vizio troppo forte che spiccasse con più evidenza di tutti gli altri, così come non c'era nessuna virtù pittoresca, che potesse conferirmi un pittoresco aspetto; ma in compenso in me erano riunite tutte le possibili brutture, ognuna in piccola dose, ma in così gran numero come non ne ho mai incontrate in nessun altro.”

Nikolaj Vasiljevič Gogol (1809–1852) scrittore e drammaturgo ucraino

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“Adesso il sole sorgeva a destra, | sempre nascosto dalla bruma | fuori dal mare spuntava, e a sinistra | si ricalava in mare.”

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“Poi, sulla costa, sono Napoli, anch'essa calcidese, chiamata Partenope dalla tomba della Sirena, Ercolano, Pompei, col Vesuvio che si vede non lontano, col fiume Sarno che la bagna, il territorio nocerino e la stessa Nuceria a nove miglia dal mare, Sorrento col promontorio di Minerva, un tempo sede delle Sirene.”

Gaio Plinio Secondo (23–79) scrittore romano

III, 9, 62
Litore autem Neapolis, Chalcidensium et ipsa, Parthenope a tumulo Sirenis appellata, Herculaneum, Pompei haud procul spectato monte Vesuvio, adluente vero Sarno amne, ager Nucerinus et VIIII p. a mari ipsa Nuceria, Surrentum cum promunturio Minervae, Sirenum quondam sede.
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