“Max Planck aveva una propensione filosofica spontanea, nutrita poi con delle letture specifiche. Aveva una grande apertura al mistero sottostante al reale: la scoperta che l'ha reso famoso, quella dei quanti, è avvenuta in fondo contro quello che lui stesso si riproponeva. Aveva una coscienza chiara del fatto che la scienza non andava contro il bisogno religioso, anzi lo sviluppava, e che il credere in Dio agevolava il lavoro dello scienziato: la sua capacità di meravigliarsi, la sua voglia di fare e scoprire.”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 28 Novembre 2019. Storia

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“Sia chiaro che lo spazio non è altro che un modo di particolarizzare che non ha esistenza reale di per se stesso. […] Lo spazio esiste sono in relazione alla nostra coscienza che particolarizza.”

Aśvaghoṣa (80–150) monaco buddhista, poeta e filosofo indiano

Origine: Da The Awakening of Faith, Chicago, 1900; citato in Fritjof Capra, Il Tao della fisica, traduzione di Giovanni Salio, Adelphi, 2010, p. 189.

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