Origine: Commento ai quattro Vangeli, Vangelo di Luca, p. 1102
“Quel piccolo lume fa risaltare la bellezza dell'altare, e parla dell'ineffabile amore che silenziosamente arde nel santo Ciborio; esprime in un simbolo delicato la realtà infinita del Verbo eterno, luce del Padre, e la realtà del Verbo Incarnato vittima che perennemente arde e si consuma. Raccoglie l'anima nostra nella fede, che è conoscenza di Dio, e l'accende di tenero amore; non è un semplice lume, ma è un complesso di cuori accesi innanzi all'amore che si dona. Ogni vibrazione di quella luce esprime la vibrazione di un'anima, ogni efflusso dell'olio verso la fiammella esprime il rifluire della vita verso Dio, accendendosi di amore e consumandosi di carità; ogni crepitare tranquillo della placida luce esprime la trepidazione della carità interiore. La lampada, posta dalla Chiesa, non è muta, ma è la rappresentanza della Chiesa, generata dal Redentore e sua glorificazione perenne.”
Origine: Commento ai quattro Vangeli, Vangelo di Luca, p. 1102
Argomenti
vita , amore , dio , bellezza , fede , altare , chiesa , complesso , conoscenza , consumo , eterno , fiammella , glorificazione , incarnato , infinito , lampada , luce , lume , olio , padre , piccolo , rappresentanza , redentore , santo , semplice , simbolo , tenero , trepidazione , verbo , verso , vibrazione , vittima , anima , posta , carità , realtàDolindo Ruotolo 22
presbitero italiano 1882–1970Citazioni simili
“In amore, chi arde, non ardisce; chi ardisce, non arde.”
Pensieri morali
da Nota di diario di Venerdì, 15 dicembre 1916, ore 3 3/4, p. 184
Diario di guerra
1441, p. 442
Principi di Pastorale