“Quando il profeta Isaia definisce i nostri peccati "rossi come porpora", in realtà si riferisce al sanguinare del peccato che tinge la vita dell'uomo con il colore della morte. Sanguinare sempre getta l'uomo in uno stato di disperazione e terrore, come uno pugnalato al cuore o come un assassino con le mani grondanti di sangue; sono proprio i responsabili di simili peccati, persone dalla coscienza sanguinante, appesantita, afflitta e disperata, che Isaia invita a conoscere le profondità del perdono e della misericordia di Dio. Per costoro Cristo è disceso da presso il Padre, per chiamarli sulla collina del Calvario. Guardatelo mentre apre le braccia sulla croce per rivelare la magnanimità del suo cuore che va in cerca di coloro che sono perduti e scaccia lo sconforto dal cuore disperato.”
Comunione nell'amore, Il pentimento
Argomenti
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monaco egiziano 1919–2006Citazioni simili
“Il riconoscimento dei propri peccati è autentico soltanto quando l'uomo ne soffre.”
Preghiera e conoscenza di sé.

XI.19
Liber ad milites templi. De laude novae militiae
Origine: Il fanciullo meraviglioso, p. 43