“La mia opera è molto semplice. La mia arte rivela idealismo e verità.”
“Mentre il Garofalo nelle opere testé segnalate della sua prima epoca si mantiene artista genuino, naturale, ardito, risoluto e talvolta anche grandioso, altrettanto lontano da quel comune e prosaico realismo che va a genio alle persone grette, quanto da quel nebuloso idealismo, che attrae particolarmente in un'opera d'arte il filosofo e l' con tanto d'occhiali e lo invita a salire nelle nubi, così vediamo lo stesso pittore sostanzialmente mutato nel quadro molto ammirato della nostra Galleria Borghese, ove è rappresentata la Sacra Famiglia con parecchi Santi. Anche in questo quadro il Garofalo è ancora un pittore gentile e coscienzioso, anzi è evidente che per certi rispetti la sua tecnica è progredita, ma il suo disegno è divenuto più fiacco, le sue pennellate più molli, il suo concetto del carattere umano più meschino, più languido, più convenzionale.”
Origine: Della pittura italiana, p. 210
Argomenti
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storico dell'arte e politico italiano 1816–1891Citazioni simili
Origine: Le bianche braccia della signora Sorgedahl, p. 59
“L'idealismo senza realismo è impotente. Il realismo senza idealismo è immorale.”
Della pittura italiana
Variante: il Pordenone, Francesco Penni o il Garofalo. Egli ben merita che lo si rimetta in onore e lo si ponga nella sua giusta luce. Nessun altro artista s'avvicina tanto al suo amico, così ammirato, l'Ariosto, quanto questo pittore col suo spirito sano, sereno e spesso splendido. Qualche volta è sfrenato, di tempo in tempo anche trascurato e leggero, ma nessuno può dire di lui che sia stato rozzo o volgare. (da Della pittura italiana, p. 218)
I giusti pensieri del signor di Bonafede
Origine: Della pittura italiana, p. 288
“Lo schizzo mette l'anima dell'artista molto più a nudo che l'opera d'arte.”
Sfugge la vita
“Quel che [gli artisti] chiamano «la posterità» è la posterità dell'opera.”
Alla ricerca del tempo perduto, All'ombra delle fanciulle in fiore
“Lo Zen evita l'errore dell'unilateralità insita sia nel realismo che nell'idealismo.”
Origine: Saggi sul Buddhismo Zen – Vol. I, p. 186