“La guerra a' ricchi è, in senso volgare, guerra alla proprietà; giacché ogni ricchezza non illegittima è proprietà. Niente di più fatale dell'idea dellimposta progressiva, in principio, conosciuta impossibile in fatto, disastrosa per lo Stato ne' suoi effetti, malgrado la sua democratica fisionomia. Allora non v'è limite per arrestare, e si va collo stesso identico principio alla Legge Agraria. Chi ha tenuto dietro alla storia di questi tempi ne è convinto. Guai dunque a noi se si lasciano prevalere quelli che non cercano che il torbido per guadagnare. La causa della stessa ricchezza è solidale con quella della povertà. Rovesciando l'una viene rovesciata anche l'altra nel caos.”

Origine: Lettera al cittadino Moscati, Presidente del Direttorio esecutivo, Rastadt, 30 Nevoso, Anno VI Repubblicano; riprodotta in Francesco Melzi d'Eril, Memorie-documenti e lettere inedite di Napoleone I e Beauharnais https://archive.org/details/bub_gb_K5EDC_Ikwf0C, raccolte e ordinate per cura di Giovanni Melzi, Volume I, Gaetano Brigola Editore, Milano, 1865, pp. 490-491.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia

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Origine: Messaggio radiofonico alla nazione per il Jefferson Day, 13 aprile 1945.

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Toussaint Louverture (1743–1803) rivoluzionario haitiano

citato in Gauthier 1992, p. 282; citato in Losurdo 2005, p. 180

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