“Fu il Zifrondi pittore facile, sicuro nel disegno, pronto all'invenzione, e spedito nell'operare, essendo solito di far poco più che alla prima, abbozzando, e terminando nello stesso tempo le sue pitture; ed avendo egli così obbediente la mano a' suoi pensieri, e possedendo sì gran franchezza di pennello; ogni minimo indugio a veder comparire sulla tavola il proprio concetto, gli pareva mille anni; e per questo usava per lo più il colore molto liquido, valendosi talvolta per mezza tinta del nero della mestica, e talvolta ancora valendosi in certi luoghi della medesima senza altro colore; e pure ciò non ostante la maggior parte delle sue opere sono di grande forza, e si conservano lucide e fresche, che pajono appena colorite; e vanno sin ora esenti dal difetto che ebbero altri valent'uomini.”
tomo II, Antonio Zifrondi pittore, pp. 40-41
Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi
Argomenti
invenzione , grande , nero , mille , lucido , minimo , pennello , pensiero , tavolo , altro , parte , tinta , mano , opere , indugio , forza , ora , pittore , solito , pittura , stesso , prima , proprio , concetto , tomo , disegno , color , maggiore , colore , colorito , franchezza , tempo , ancora , poco , sin , liquido , fresca , difettoFrancesco Tassi 9
storico dell'arte italiano 1710–1782Citazioni simili
vol. 1, cap. 2, p. 52
Storia d'Italia dal 1814 al dì 8 agosto 1846
tomo II, Antonio Zifrondi pittore, p. 34
Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi

Origine: Da Filosofia del diritto, prefazione, p. 5.

da Gli impressionisti nel 1886, Vogue editore, Parigi, 1886
Origine: Citato in Giuliano Confalonieri [ Impressionismo, quattro pittori "maledetti"], Arte Ricerca.com

Citato in Lionello Venturi, Storia della critica d'arte
Vite de' pittori scultori e architetti bergamaschi