“Voce mia tua chissà chiamare questo | Mia tua chissà la voce che chiamare | ventilato è suonar che ne discorre | in che pensar diciamo e siamo detti | vani smarriti soffi rauchi versi | prescritti da un voler che non si sa | disvoluto e alla mano intima incisi | segni qui divertiti disattesi | sensi descritti testi | d'altri che morti fiati | dimentichi 'n mia tua chissà la voce || Noi non ci apparteniamo È il mal de' fiori | Tutto sfiorisce in questo andar ch'è star | inavvenir | Nel sogno che non sai che ti sognare | tutto è passato senza incominciare | 'me in quest'andar ch'è stato”
Origine: l mal de' fiori, p. 37
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“La voce dei morti era per me una voce vivente.”
Origine: Citato in Harry Carmichael, epigrafe a Delitto al rallentatore, Il giallo Mondadori, n. 1160, 25-4-1971.

“Tiziano fa suonare la voce come uno strumento, può farlo perché sa scrivere benissimo.”
Origine: Il diario segreto di Laura Palmer, p. 20

“Ululo perché la voce del dolore non si dimentica mai.”
libro Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà