“Carmine Crocco, che ebbe sotto di sé numerose bande di contadini e di soldati del disciolto esercito, nel 1862 depose ogni maschera politica e continuò a fare alla scoperta quello che in sostanza aveva fatto sempre, puro brigantaggio, e poi dal grosso brigantaggio discese al piccolo, e finalmente abbandonò la sua provincia nativa e l'Italia meridionale, passando il confine e rifugiandosi a Roma nell'agosto del 1864. Le sue posteriori vicende non meritano l'attenzione dello storico. Il governo italiano lo ritrovò a Roma, prigione, nel 1870, e lo sottopose a processo, nel quale egli, pur mentendo quanto poteva, non si atteggiò a campione politico, e disse chiaro che egli era, e non poteva essere, se non un capo di briganti.”

Origine: Da Uomini e cose della vecchia Italia, Laterza, 1927, p. 337.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“[Su Carmine Crocco] Lo Zapata italiano, quello che diverrà il generalissimo dei contadini meridionali.”

Renzo Del Carria (1924–2010) storico italiano

da Proletari senza rivoluzione: Volume 1, Edizioni Oriente, 1966, p. 75

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“La Padania, che ha la responsabilità storica di aver fatto l'Italia, si è ora assunta la responsabilità di disfarla. Nel suo interesse ma anche in quello dei meridionali.”

Sergio Salvi (1932) scrittore e poeta italiano

da La nazione padana, rivistaindipendenza.org http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/sergio_salvi.htm

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