citato in Maria Sofia Regina dei briganti, Controcorrente Edizioni, Napoli, 2012
“Carmine Crocco, che ebbe sotto di sé numerose bande di contadini e di soldati del disciolto esercito, nel 1862 depose ogni maschera politica e continuò a fare alla scoperta quello che in sostanza aveva fatto sempre, puro brigantaggio, e poi dal grosso brigantaggio discese al piccolo, e finalmente abbandonò la sua provincia nativa e l'Italia meridionale, passando il confine e rifugiandosi a Roma nell'agosto del 1864. Le sue posteriori vicende non meritano l'attenzione dello storico. Il governo italiano lo ritrovò a Roma, prigione, nel 1870, e lo sottopose a processo, nel quale egli, pur mentendo quanto poteva, non si atteggiò a campione politico, e disse chiaro che egli era, e non poteva essere, se non un capo di briganti.”
Origine: Da Uomini e cose della vecchia Italia, Laterza, 1927, p. 337.
Argomenti
dio , abbandono , agosto , attenzione , brigantaggio , brigante , campione , capo , confine , confino , contadino , discesa , esercito , essere , fatto , governo , italiano , maschera , meridionale , nativo , piccolo , politico , prigione , prigionia , processo , provincia , ritrovo , scoperta , soldato , sostanza , storico , vecchio , vicenda , puro , fareBenedetto Croce 107
filosofo, storico e politico italiano 1866–1952Citazioni simili
da Proletari senza rivoluzione: Volume 1, Edizioni Oriente, 1966, p. 75
Origine: Da Storia d'Italia dal 1871 al 1915, Napoli, 1927.
da La piazza della rivolta, Rubettino, 2003, p. 63
1806-1863), Capone, 1997, p. 65
Citazioni di Tommaso Pedìo
cap. XXXVI; p. 80
Clelia: il governo dei preti
da Corriere del Mezzogiorno, 25 ottobre 2011
citato in Giuseppe Galasso, Rosario Romeo, Atanasio Mozzillo, Storia del Mezzogiorno, Volume 15,Parte 2, Editalia, 1994, p. 449
da La nazione padana, rivistaindipendenza.org http://www.rivistaindipendenza.org/Teoria%20nazionalitaria/sergio_salvi.htm