“Quando Italo Calvino pubblicò, nel 1947, Il sentiero dei nidi di ragno, in pieno trionfo neorealista, aprì il primo caso (che a pochi, per la cecità complessiva dell'ora, apparve tale) di crisi della concezione realista della realtà: nella direzione della richiesta disperata di rendere ragione dell'angoscia della morte, dell'orrore dell'uccidere, della violenza che colpisce dentro, a fondo, e nella decisione di conoscere, del reale, anche il "negativo" come non volontà, rifiuto di scegliere l'azione, il gesto, il vivere stesso.”
Da La narrativa italiana del dopoguerra, Bologna, Cappelli, 1965, p. 157.
Argomenti
guerra , morte , angoscia , azione , cappello , caso , concezione , crisi , decisione , direzione , disperato , dopoguerra , fondo , gesto , italiano , narrativa , negativo , non-violenza , orrore , pieno , primo , pubblico , ragione , ragno , realista , richiesta , rifiuto , sentiero , stesso , tale , trionfo , violenza , vivero , ora , volontà , realtàGiorgio Bàrberi Squarotti 8
critico letterario e poeta italiano 1929–2017Citazioni simili

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