“Quando Italo Calvino pubblicò, nel 1947, Il sentiero dei nidi di ragno, in pieno trionfo neorealista, aprì il primo caso (che a pochi, per la cecità complessiva dell'ora, apparve tale) di crisi della concezione realista della realtà: nella direzione della richiesta disperata di rendere ragione dell'angoscia della morte, dell'orrore dell'uccidere, della violenza che colpisce dentro, a fondo, e nella decisione di conoscere, del reale, anche il "negativo" come non volontà, rifiuto di scegliere l'azione, il gesto, il vivere stesso.”

Da La narrativa italiana del dopoguerra, Bologna, Cappelli, 1965, p. 157.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Galileo Galilei è stato il più grande scrittore della letteratura italiana: non lo dico io, ma Italo Calvino.”

Piergiorgio Odifreddi (1950) matematico, logico e saggista italiano

citato in Il Venerdì di Repubblica, 23 ottobre 2009

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