“Vidi la pecora, che "ovis" è detta "ab oblatione" perché serviva sin dai primi tempi ai riti sacrificali […] E le greggi erano sorvegliate dai cani, così chiamati da "canor" a causa del loro latrato. […] E coi buoi uscivano in quel momento dalle stalle i vitellini che, femmine e maschi, traggono il loro nome dalla parola "viriditas" o anche da "virgo", perché‚ a quella età, essi sono ancora freschi, giovani e casti, e male avevo fatto e facevo, mi dissi, a vedere nelle loro movenze graziose una immagine della fanciulla non casta.”
Quarto giorno, Terza
Il nome della rosa
Argomenti
età , cani , giovani , ancora , causa , chiamata , fanciullo , fatto , femmina , fresca , giorno , giovane , grazioso , gregge , greggio , immagine , male , momento , movenza , nome , parola , pecora , quarto , sin , sorvegliato , stallo , detta , castaUmberto Eco 257
semiologo, filosofo e scrittore italiano 1932–2016Citazioni simili

“Chi dà pane ai cani d'altri, spesso vien latrato dai suoi.”
Le sottilissime astuzie di Bertoldo, Detti sentenziosi di Bertoldo innanzi la sua morte

“Noi siamo le pecore e i buoi dei macellai e dei proprietari di bestiame.”
L'uva puttanella

Bolla del 24 maggio 1589 per l'elevazione della Cattedrale a Sede Metropolitana
Origine: Citato in AA.VV., La Chiesa metropolitana di Fermo, Fermo, 2003, 28-31.
Origine: Da Ricordo di Cardarelli, Il Borghese, 2 maggio 1960.