“Ogni uomo ha una precisa responsabilità nei confronti del genere umano e del pianeta terra, perché esso è la sola nostra casa. Non abbiamo altro luogo, nell'universo, in cui rifugiarci. Ognuno di noi quindi non può venir meno alla propria responsabilità di operare non solo in difesa della razza umana, ma anche degli insetti, delle piante, degli animali che, con noi, abitano questo pianeta.”

—  Dalai Lama

Origine: Citato in Virgilio Bettini, Scorie: l'irrisolto nucleare, prefazione di Giorgio Nebbia, UTET, 2006, p. 1.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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14º Dalai Lama e Premio Nobel per la Pace 1989 1935

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“Forse la terra è l'inferno di un altro pianeta.”

Aldous Huxley (1894–1963) scrittore britannico

Variante: Forse la terra è l’inferno di un altro pianeta.
Origine: Citato in Laurence J. Peter, Peter's Quotations: [Ideas for Our Time], 1979, p. 239.

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“Noi giochiamo sulla terra e Roger su un altro pianeta.”

Nicolas Kiefer (1977) tennista tedesco

Origine: Citato in Vincenzo Martucci, Federer il marziano cerca avversari http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/gennaio/28/Federer_marziano_cerca_avversari_ga_10_0601286119.shtml, Gazzetta dello Sport, 28 gennaio 2006.

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“Noi giochiamo sulla terra e Roger su un altro pianeta.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

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“L'essenza dell'uomo è la pigrizia e quindi l'orrore della responsabilità.”

Miguel de Unamuno (1864–1936) poeta, filosofo e scrittore spagnolo

L'agonia del Cristianesimo

“Preso nella morsa di questa sfida [il nostro ambiente in pericolo], il genere umano diventa per la prima volta uno solo, che lo sappia già o no, saccheggiando la propria dimora terrena, condividendo il destino della propria rovina, essendo l'unico possibile salvatore di entrambi: la terra e se stesso. Una nuova solidarietà di tutto il genere umano sta sorgendo tra noi. Una colpa comune ci lega, un interesse comune ci unisce, un destino comune ci attende, una responsabilità comune ci chiama […]. Lasciatemi concludere con una valutazione simbolica di come la "condizione umana" sia venuta trasformandosi. Una volta era la religione a dirci che eravamo tutti peccatori a causa del peccato d'origine. Oggi è l'ecologia del nostro pianeta che ci accusa di essere tutti peccatori a causa dell'eccessivo sfruttamento dell'ingegno umano. Una volta era la religione a terrorizzarci con il Giudizio universale alla fine dei tempi. Oggi è il nostro torturato pianeta a predirci l'approssimarsi di quel giorno senza alcun intervento divino. L'ultima rivelazione, che non giungerà da alcun monte Sinai né da alcun monte delle beatitudini, né da alcun albero della bodhi di Buddha, è il grido silenzioso delle cose stesse, quelle che dobbiamo sforzarci di risolvere per arginare i nostri poteri sul mondo, altrimenti moriremo tutti su questa terra desolata che un tempo era il creato.”

Hans Jonas (1903–1993) filosofo tedesco

Origine: Da Il concetto di Dio dopo Auschwitz, pp. 48-49.

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