“[Fellini] Molto simpatico, intelligentissimo, spiritoso. Grandissimo talento creativo e notevolissimo scrittore. […] Fui entusiasta de I vitelloni […] Mi piace moltissimo anche Amarcord e la prima parte di E la nave va. Non sono una patita de La dolce vita, e giudico Otto e mezzo il più bel film di Fellini. Un film molto importante. Quanto a Satyricon, Roma, La città delle donne, La voce della luna, mi mettono lo sgomento che provo nei musei quando imbocco una di quelle sale piene dei quadroni di Rubens.”

pp. 163-164

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Suso Cecchi D'Amico 49
sceneggiatrice italiana 1914–2010

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“La dolce vita di Fellini è troppo importante perché se ne possa parlare come si fa di solito di un film. Benché non grande come un Chaplin, Eisenstein o Mizoguchi, Fellini è senza dubbio "autore", non "regista". Perciò il film è unicamente suo: non vi esistono né attori né tecnici: niente è casuale.”

Pier Paolo Pasolini (1922–1975) poeta, giornalista, regista, sceneggiatore, attore, paroliere e scrittore italiano

Origine: I film degli altri, «La dolce vita»: per me si tratta di un film cattolico, 23 febbraio 1960, p. 51

“Se Otto e mezzo si differenzia dagli altri film "raddoppiati", non è soltanto perché in esso il raddoppiamento è più sistematico o più centrale, ma anche e soprattutto perché esso vi funziona diversamente. Infatti Otto e mezzo, cosa che deve essere attentamente valutata, è un film due volte raddoppiato, e se si dice che esso è costruito in abisso, è di una doppia costruzione in abisso che si dovrà parlare. Non abbiamo soltanto un film sul cinema, ma un film su un film che è a sua volta verte sul cinema; non soltanto un film su un cineasta, ma un film su un cineasta che riflette egli stesso sul proprio film. […] Non basta dunque parlare di "film nel film": […] Otto e mezzo è il film che in Otto e mezzo si va facendo; il "film nel film" è in questo caso il film stesso. […] Questa costruzione a tre stadi dà il suo senso più vero all'elucidazione del film, che è stato diversamente interpretato. La versione definitiva stabilita da Fellini non comporta uno ma bensì tre scioglimenti successivi. […] Se è giusto notare quanto c'è di paradossale e di clamoroso in Otto e mezzo, meditazione potentemente creativa sull'impotenza di creare, bisogna osservare che questo stesso tratto rinvia, al di là di ogni possibile ammiccamento da parte di Fellini, a una situazione più fondamentale e meno paradossale di quanto non si dica. Da tutta la confusione di cui il film ci ha reso testimoni sta per nascere […] un film mirabilmente costruito e il meno confuso possibile.”

Christian Metz (1931–1993) semiologo francese

da Semiologia del cinema, Garzanti, Milano, 1972, pp. 306-311
Origine: Citato in Claudio G. Fava, I film di Federico Fellini, Volume 1 di Effetto cinema, Gremese Editore, 1995, pp. 109-110 https://books.google.it/books?id=DNMSsPUpWnoC&pg=PA109. ISBN 8876059318

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“[Su La dolce vita] Quando vidi il film poco dopo la morte di Mastroianni, pensai che Fellini e Marcello avessero preso un attimo di scoperta e lo avessero reso immortale.”

Roger Ebert (1942–2013) critico cinematografico statunitense

When I saw the movie right after Mastroianni died, I thought that Fellini and Marcello had taken a moment of discovery and made it immortal.

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“La dolce vita e Le nozze di Figaro rappresentano un'élite corrotta e agonizzante, cui subentra il popolo (la cameriera, nel film di Fellini). Ma dieci anni dopo la prima delle Nozze, l'élite della Francia era decapitata; cinquant'anni dopo La dolce vita, in Italia non c'è stata rivoluzione.”

Michel Marmin (1943)

Origine: Citato in Maurizio Cabona, A cinquant'anni la Dolce Vita non è ancora finita http://www.ilgiornale.it/news/cinquant-anni-dolce-vita-non-ancora-finita.html, il Giornale.it, 30 gennaio 2010.

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“Nella mia mente i film si dividono tra quelli fatti prima de La dolce vita e quelli dopo. La dolce vita ha rotto l'unità delle regole della narrazione grazie alla sua audacia. Ha cambiato la storia.”

Martin Scorsese (1942) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Durante il Festival di Roma in occasione del cinquantenario del film; citato in Scorsese, la dolce vita e il cinema impegnato http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/articolo.jsp?id=7202, Televideo.Rai.it.

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