“L'offerta di tutte le cose alla coscienza, in identità con essa, tale, dicono le scritture, la vera adorazione; il cogitare che essa è così piena di tutte le cose, tale la contemplazione; colui che tale cogitazione riesce a renderla incrollabile, e così pensa, in unione con un discorso interiore, costui conosce la vera recitazione; colui che delle cose offerte alla coscienza dissolve ogni differenziazione e gliele presenta fatte tutte di fiamma, ecco chi celebra la vera oblazione; colui che così facendo vede come tutte le cose sono uguali l'una all'altra, ed acquista di tale uguaglianza un'incrollabile certezza, costui osserva il vero voto.”

9-12
Tantrāloka, Capitolo XII
Origine: Citato in Vijñānabhairava 2002, p. 118.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“Di semplici offerte si allietano gli dèi. | Ed ecco la prova. Quando si offrono loro | ecatombi, sulle oblazioni tutte, infine, | anche l'incenso si pone, | quasi che le altre, abbondanti offerte già fatte | non fossero per loro che vana spesa, | mentre proprio questo minuscolo omaggio è gradito agli dèi.”

Antifane (-388–-311 a.C.) commediografo greco antico

Origine: Dalla Iniziata, fr. 162 Kassel-Austin; citato in Porfirio, De abstinentia, traduzione di Roberto Pomelli, in Aristotele, frammenti stoici, Plutarco, Porfirio, L'anima degli animali, Einaudi, 2015, pp. 340-341. ISBN 978-88-06-21101-1

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“Non è sciocco chi ostenta di esser tale, ma colui che davvero lo è […]”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

da Sapersi servire della stoltezza, p. 143
Oracolo manuale e arte di prudenza

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