“Sono giorni che scappo via | da questa vita addormentata. | La mia tristezza è piacevolmente sorpresa dalla tua presenza questa sera, | e dalla musica che riesci a darmi. | Si! Si è fatto tardi, | sono quasi le tre e nell'auto sono solo. | La città è più calma di notte, | soprattutto quando piove. | Ed io mi muovo tra le luci e tra le ombre di questa città e di queste strade di questa città, | tra dolci colori, tra vetrine spente e tra pazzi d'amore | pazzi d'amore.”
da Ci Consumeremo In Un Abbraccio, n. 3
Polvere. (scritto con il punto finale)
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And those who were seen dancing were thought to be insane by those who could not hear the music.
[Citazione errata] La frase viene spesso attribuita a Nietzsche sia in lingua italiana che in lingua inglese, tuttavia non vi è alcuna evidenza che la citazione appartenga realmente al filosofo tedesco. La prima attribuzione nota a Nietzsche risale infatti solo al 2003, più di cento anni dopo la sua morte. Probabilmente scaturisce da uno scritto del religioso Thomas Manton, edito nel 1873. Una delle prime menzioni di questa citazione risale al 1927, quando venne riportata in una versione molto simile dal giornale londinese The Times ed etichettata come "vecchio proverbio" (old proverb).
Attribuite
Origine: Citato in Giovanni Floris, Quella notte sono io, Rizzoli, p. 20 https://books.google.it/books?id=HCtwDQAAQBAJ&pg=PT20. ISBN 8858686748
Origine: Those Who Dance Are Considered Insane by Those Who Can't Hear the Music http://quoteinvestigator.com/2012/06/05/dance-insane/, QuoteInvestigator.com, 5 giugno 2012.