“Non parlate in più di tre o quattro per volta che sennò non si capisce niente!”
“Ma lo vuoi capire che quei quattro sbandati non mi fanno paura? Non possono niente contro di me! Puzzano di carogna! Io sono il Dandi… Dandi, capisci? Io ho dàto una strada e una sicurezza a una massa di coatti… io ho Roma! E sai perché ce l'ho? Perché l'ho fatta io Roma. Proprio così! Prima di me non esisteva niente, qua tutti pascolavano, tutti… siciliani, calabresi, marsigliesi, fichetti, e voi quattro servi a leccare l'osso sotto la tavola dei ricchi… Prima di me c'erano solo usurai da quattro soldi e tagliagole pronti a farsela addosso davanti al primo caramba con le palle… e anche tu, Nero! Co' tutte quelle fregnacce, e l'Idea, e il Gesto, e la Rivoluzione… anche tu sei finito sul mio libro paga… come i ministri, l'avvocati, i giudici, i comandanti colle loro belle uniformi… se pensano che me metto paura de quattro stracciaculi…”
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Giancarlo De Cataldo
,
libro
Romanzo criminale
il Dandi, pp. 603-604
Romanzo criminale
Argomenti
quattro , paura , marsigliese , sbandato , calabrese , coatto , carogna , usura , usuraio , osso , uniforme , comandante , siciliano , avvocato , colle , paga , gesto , sicurezza , massaia , tavolo , ministro , riccio , nero , giudice , rivoluzione , libro , idea , strada , primo , prima , proprioGiancarlo De Cataldo 70
scrittore, drammaturgo e magistrato italiano 1956Citazioni simili
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