“Mi fissò un appuntamento nel suo appartamento. […] Era un appartamentino modesto, arredato in maniera mediocre. Non c'era nulla che facesse pensare che lì viveva una dea. Quando è uscita dalla camera sono rimasto a bocca aperta. Non sapevo cosa dire. Con le mani tormentavo il taccuino per gli appunti. Lei si è scusata per il ritardo. Sai cosa mi ha detto? […] Mi ha detto che non sapeva come vestirsi. Capisci, come vestirsi per incontrare me! Volevo risponderle che addosso a lei qualsiasi straccio andava bene. Da questo particolare ho capito che era una donna fragile, insicura. Una donna segnata dalla vita (a nove anni fu violentata da un parente), che aveva il complesso di non aver studiato e voleva togliersi questa etichetta di oca bellissima. Non era così: era intelligente, ma fragile. Troppo fragile, vittima della sua bellezza.”
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scrittore italiano 1923–2009Citazioni simili

Fëdor Dostoevskij
(1821–1881) scrittore e filosofo russo
A proposito della neve bagnata, IX; 2002, pp. 123 sg.