Origine: Da Corse al trotto e altre cose, Sansoni, Firenze, 1952, p. 554.
“Occorre, per cercare di penetrare in quel mistero che è l'animo di un gatto, tornare indietro alla sua primitiva storia naturale. […] Mi riferisco al suo modo di cacciare, notturno, d'agguato. Il gatto, è stato detto, è un gufo senza ali, e in effetti quella del gatto selvatico e dei rapaci notturni è davvero, per molti aspetti, una vita parallela. Da ciò la straordinaria somiglianza, quei grandi occhi gialli soprattutto, ma molto di più se ve li immaginate appostati su un ramo, in attesa della preda su cui piombare.”
Origine: Dalla parte degli animali, p. 182
Citazioni simili

“Gufo: gatto impiumato. (p. 79)”
Mille e una greguería, Greguerías

“Non si può insegnare a un gatto a non cacciare gli uccellini.”
Origine: Da una lettera a Florence Schneller, 9 marzo 1936; Archivio Einstein 51-756.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 139

«Le più liete creature del mondo», p. 154
Ranocchi sulla luna e altri animali

“La luna è un occhio di gatto; il grande gatto guercio della notte.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 34