“E a che credete voi che servir possano le gotte, o sia quel mal che gotta artetica chiamasi più comunemente? A vivere, risponderete voi, sempre in continove doglie, a star lì confitto in s'una seggiola senza moversi mai. Eh! perdonatemi, Chè può servire a tutt'altro ne gli uomini cotesto male. Egli m'è stato socio fido ed amico nel corso di varii giorni, e di varie notti: e stato è causa ch'io abbia fatto i lontani e lunghissimi viaggi ch'io ho fatto. […] Adunque siavi noto, che quando vennemi ad aflliggere giovine com'io son la gotta artetica per sollevarmi un poco da la doglia, e da la noia di quel male, diedimi a studiare un poco sopra un piccolo Libretto Geografico; ed in simile guisa mi vendicai di quello stranio mal che volea rapirmi a i dolci studii.”
Origine: Da Giuseppe Parini, Opera, Volume 3, a cura di Francesco Reina, 1802, p.147 http://books.google.it/books?id=qi5LAAAAcAAJ&pg=PA147.
Argomenti
doglia , male , seggiola , libretto , fido , socio , stato , fatto , guisa , star , noia , studio , viaggio , corso , causa , strano , amico , simile , piccolo , vivero , giorno , uomini , due-giorni , tre-giorni , giovine , poco , noto , mal , dolci , gotta , lontanoGiuseppe Parini 26
poeta, librettista e traduttore italiano 1729–1799Citazioni simili

“Il mondo è stato fatto dai pazzi perché i saggi vi possano vivere.”
Aforismi

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 744

Origine: Lettera al Rev. John Fisher (02 novembre 1823), di John Constable's Correspondence, ed. R.B. Beckett, (Ipswich, Suffolk Records Society, 1962-1970), part 6, pp. 142-143.

Origine: Da Headquarters Gazette, novembre 1920, in Taccuino, p. 123.

“Io non odio persona alcuna, ma vi son uomini ch'io ho bisogno di vedere soltanto da lontano.”

“nove, ma il centravanti non l'ho mai fatto. Mi piaceva allargarmi, spaziare, servire i compagni.”