“Torino non era una copia in piccolo di Parigi anche perché, a differenza di questa, non fu città di sommosse, di barricate. È una città che produce eccentrici, solitari, genialoidi e talora tipi geniali, outsider, scrittori e pittori isolati, qualche anarchico ma teorico, di rado bombarolo, provoca omicidi e suicidi (per questi ultimi, una delle più alte, se non la più alta, percentuale italiana, in triste gara con Trieste, la città al confine opposto), ma la massa è di gente pacata, di sudditi, spesso brontoloni e ipercritici ma, alla fine, obbedienti. Nella sua storia non cacciò mai i suoi duchi e poi re, non complottò contro di essi. A differenza di Parigi, periodicamente sulle barricate, Torino insorse solo due volte. Ed entrambe non per fumosi obiettivi ideologici, ma per la concretezza del pane: nel 1864 quando, a tradimento, giunse il trasferimento della capitale; e nel 1917, quando lo Stato chiedeva di digiunare con le razioni di guerra e al contempo di faticare a ritmi accelerati nelle fabbriche che producevano per il fronte. Movimento ci fu anche negli ultimi giorni dell'aprile del 1945. Ma, pure qui, per una questione molto concreta: soprattutto per impedire la distruzione di impianti industriali, dal cui lavoro sarebbe dipesa la vita futura. Ancora una volta, al mito della «lotta di classe», prevalse la consapevolezza, dettata dal buon senso, che gli interessi degli imprenditori coincidevano con quelli dei dipendenti. Senza fabbriche, niente guadagni per il padrone; ma neanche pane per i lavoratori.”
cap. III
Il mistero di Torino
Argomenti
barricata , fabbrica , pane , differenza , ultimo , outsider , sommossa , razione , concretezza , trasferimento , eccentrico , impianto , complotto , dipendente , percentuale , copia , dettato , suddito , contempo , anarchico , tradimento , omicidio , due-giorni , imprenditoria , imprenditore , teorico , isolato , lavoratore , suicidio , gara , distruzione , caccia , solitario , industriale , pittore , guadagno , consapevolezza , capitale , mito , opposto , confine , massaia , obiettivo , confino , padrona , padrone , classe , questione , aprile , scrittore , movimento , re , fronte , interesse , futuro , guerra , piccolo , lavoro , cap. , lavorio , italiano , fine , senso , gente , storia , giorno , ancora , stato , tre-giorni , vita , volte , lotta , città , rado , voltaVittorio Messori 31
giornalista e scrittore italiano 1941Citazioni simili

“Torino è anche, anzi soprattutto la città del Toro.”
Origine: Dall'intervista a Tuttosport; citato in Stasera sarà derby della Mole, il presidente Cairo carica i granata: "Torino è la città del Toro, Ogbonna non andrà mai alla Juventus" http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2012/12/01/3569251/stasera-sar%C3%A0-derby-della-mole-il-presidente-cairo-carica-i, Goal.com, 1° dicembre 2012.

“Io sono più sicuro e certo di questa Divina Provvidenza, che non se esista la città di Torino.”
Diario Cottolenghino
Origine: Da Arctic Monkeys, rock da record http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/01/27/arctic-monkeys-rock-da-record.html, la Repubblica, 27 gennaio 2006.

“Di tutte le città dell'alta Romagna, Cesena è la più segreta.”
Origine: Citato in www.homolaicus.com http://www.homolaicus.com/arte/cesena/storia/sommario.htm, da I giorni della meraviglia, Marsilio, Venezia, 1994.

“Sono nata a Hollywood, sono cresciuta a Parigi, ma è solo a Roma che sento come la «mia» città.”