Origine: Veronica, i gaspi e Monsignore, p. 212
“[…] vorrei poter comunicare con tutte queste creature e persone, nel flusso di questo mio benessere illuminato dai raggi lunari, il mistero nuvoloso del latte magico visibile nella Profonda Immaginazione della Mente dove si apprende che il tutto è niente… nel cui caso essi non avrebbero più da preoccuparsi, se non dopo l'istante in cui essi pensano di preoccuparsi di nuovo… Noi tutti tremanti nelle nostre scarpe di mortalità, nati per morire, NATI PER MORIRE potrei scrivere sul muro e su tutti i muri d'America…”
Tristessa
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“Ah, l'orrore di morire! E trovare il mistero faccia a faccia senza poter evitarlo, senza potere…”

“Eravamo nati dopo la guerra, eravamo la schiuma che resta dopo la mareggiata.”
I pesci non chiudono gli occhi

“Quando non si ha immaginazione, morire è poca cosa, quando se ne ha, morire è troppo.”
1992, p. 27
Viaggio al termine della notte

da Prima e dopo la scatola


Leone; 1979, p. 61
Bestiario o Le allegorie