
“Ci sono sempre alcuni pochi, troppo nobili per la vita. Cercano il bianco, la solitudine. La nobiltà di questi esseri, che si puliscono con la luce dal sudiciume, risalta spesso in maniera bellissima sulla loro maschera mortuaria.
Ciò che io amo nell'uomo è la sua essenza al di là della morte, e la comunanza con lei. L'amore qui non è altro che un opaco riflesso.”
da Nota di diario del 23 febbraio 1942, Parigi, p. 78
Irradiazioni. Diario 1941-1945
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I.5.11
Īśvarapratyabhijñākārikā
Origine: Citato nell'introduzione a Vasugupta, Gli aforismi di Śiva, con il commento di Kṣemarāja, a cura e traduzione di Raffaele Torella, Mimesis, 1999, p. 28.

Variante: L’amore é strano. Spesso é così forte e non finisce mai perché si trasforma in un legame indissolubile che dura per sempre e vive in un’altra dimensione che non é più quella umana ma va al di là della vita, della morte e della ragione..
Origine: Da Dalida, ciao amore ciao https://spettacolomusicasport.com/2017/07/08/dalida-ciao-amore-ciao/, SpettacoloMusicaSport.com, 8 luglio 2017.
Origine: «La grande profondità della nostra arte è di saper fare della nostra malattia un incantesimo.»
Origine: Aforismi di Marburgo, p. 81

Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 76