“L'amore che io avevo ai libri mi era stato istillato nell'animo dal caro e benedetto padre mio, il quale era poeta, e aveva fatto versi improvvisi, e ne scriveva che mi piacevano tanto, ed era bel parlatore, e mi ragionava sempre di uomini grandi e della bellezza del sapere, e mi diceva sempre che nei libri si trova tesori inestimabili. "Quando tu leggerai e intenderai bene Virgilio, Lucrezio, Livio, Cicerone, e poi quando saprai il greco e leggerai Omero, Sofocle, Tucidide, tu ti sentirai più che uomo, ci troverai bellezze divine, sapienza profonda; e se tu lavori, e Iddio ti benedice, tu potrai essere grande anche tu."”
Origine: Ricordanze della mia vita, p. 6
Argomenti
profondo , lavorio , lavoro , greco , divino , cicerone , uomo , bene , sapienza , essere , libri , parlatorio , parlatore , benedetto , tesoro , animo , poeta , bellezza , padre , sapere , uomini , stato , fatto , amore , grande , tanto , caroLuigi Settembrini 28
scrittore e patriota italiano 1813–1876Citazioni simili

Origine: Da lettera indirizzata alla figlia tredicenne Gisella, citato in Aldo Cazzullo, Possa il mio sangue servire, Rizzoli, Milano, 2015.

da un'intervista a cura di Fabio Bonetti rilasciata al Festival della Fantascienza di Trieste nel 2001

“Dunque Sesto sempre ti desidera Lucrezia? | O destino terribile! questi è il padre!”
Ergo te semper cupiet, Lucretia, Sextus? | O fatum numinis! hic pater est!
Origine: Citato in Geneviève Chastenet, Lucrezia Borgia: La perfida innocente, Mondadori collana Oscar storia, Milano, 1996, p. 158.

“Troppo stanco per lavorare, scrivevo libri.”
Origine: Citato in Giorgio Manganelli, Il rumore sottile della prosa, Adelphi.