“Duchessa: Mio caro Gelsomino, te ne ricordi quando si andava alla passeggiata in carrozza? Le donne usavano graziosi ombrellini e ventagli su cui erano dipinte cose gentili, paesaggi con un piccolo ruscello, che dava un senso di frescura, rose, uccellini, farfalle; e che muovevano intorno alla persona con incantevole grazia, affascinante civetteria. Esalava, da tutto, il profumo della femminilità, come quello dei fiori in un giardino. Oggi portano occhiali di tartaruga come vecchi notai. Mostrano le gambe quando sarebbe bene nasconderle.
Gelsomino: Arcolai.
Duchessa: Mio caro Gelsomino, tutto è diventato di una stomachevole volgarità.
Gelsomino: Volgarità senza carattere e priva di forza.
Duchessa: Credi pure, caro Gelsomino, non sono più che due luoghi dove si possa vivere con un minimo di decenza: Montecarlo e Losanna.
Gelsomino: Montecarlo c'est Losanna à la mer.
Duchessa: C'est ça. Se non mi fosse possibile far ogni anno un soggiorno in questi luoghi, mi sentirei perduta.
Gelsomino: Finché non verranno i comunisti a sciupare ogni cosa.”
Origine: Roma, adattamento teatrale in tre atti, p. 1334
Argomenti
forza , gelsomino , nord-est , ventaglio , civetteria , frescura , tartaruga , duchessa , uccellino , carrozza , decenza , grazioso , soggiorno , ruscello , passeggiata , occhiale , farfalla , dipinto , paesaggio , profumo , giardino , comunista , minimo , carattere , anno , grazia , ricordo , donne , piccolo , vivero , senso , fai-da-te , oggi , persona , persone , bene , due-giorni , cosa , volgarità , gambe , possibile , caro , fioriAldo Palazzeschi 122
scrittore e poeta italiano 1885–1974Citazioni simili

54; 1994, p. 56

Origine: Citato in http://guide.supereva.it/franco_battiato/interventi/2004/09/175474.shtml.

da Il nonno, vv.17-22, p. 51
Una foglia d'alloro

da Darei di più di tutto quel che ho, n. 6
Una parte di me

in Diorama Lusitano, p. 221
Origine: Fror (Fiore), Dona (Donna), Sennor (Signora) nel testo a fronte.