“Duchessa: Mio caro Gelsomino, te ne ricordi quando si andava alla passeggiata in carrozza? Le donne usavano graziosi ombrellini e ventagli su cui erano dipinte cose gentili, paesaggi con un piccolo ruscello, che dava un senso di frescura, rose, uccellini, farfalle; e che muovevano intorno alla persona con incantevole grazia, affascinante civetteria. Esalava, da tutto, il profumo della femminilità, come quello dei fiori in un giardino. Oggi portano occhiali di tartaruga come vecchi notai. Mostrano le gambe quando sarebbe bene nasconderle.
Gelsomino: Arcolai.
Duchessa: Mio caro Gelsomino, tutto è diventato di una stomachevole volgarità.
Gelsomino: Volgarità senza carattere e priva di forza.
Duchessa: Credi pure, caro Gelsomino, non sono più che due luoghi dove si possa vivere con un minimo di decenza: Montecarlo e Losanna.
Gelsomino: Montecarlo c'est Losanna à la mer.
Duchessa: C'est ça. Se non mi fosse possibile far ogni anno un soggiorno in questi luoghi, mi sentirei perduta.
Gelsomino: Finché non verranno i comunisti a sciupare ogni cosa.”

—  Aldo Palazzeschi , libro Roma

Origine: Roma, adattamento teatrale in tre atti, p. 1334

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 04 Giugno 2020. Storia

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“Il profumo dei fiori non va controvento, non [quello di] sandalo, tagara, o gelsomino; il profumo dei buoni va controvento, in tutti i sensi lo effonde il virtuoso.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

54; 1994, p. 56

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