“Spinsi le sue spalle e mi avvicinai a lui, fino a sfiorargli la bocca. Lui mi prese fra le braccia, stringendomi al petto. Le nostre labbra si congiunsero e si fusero come se non dovessero mai più dividersi, come se la separazione non fosse la cosa inevitabile che era, e sentii il sapore delle lacrime. Le sue e le mie. Qualcosa inizio a cambiare. Quando il corpo di Melanie toccava quello di Jared, c'era come una vampata di calore, una fiammata che correva sulla superficie del deserto e consumava tutto ciò che le si parava di fronte. Con Ian era diverso, molto diverso, perché Melanie certo non lo amava come me. Perciò, quando Ian mi toccava, era qualcosa di più profondo e lento del fuoco indomabile, più simile a una colata di lava. Troppo profonda per scaldarmi, ma inesorabile nel suo procedere e nello scuotere le fondamenta del mondo.”
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Stephenie Meyer
,
libro
L'ospite
Wanda
L'ospite
Argomenti
profondo , colata , fiammata , lava , separazione , lento , caloria , sapore , calore , superficie , petto , deserto , labbro , fondamento , lacrima , bracco , spalla , bocca , fuoco , braccio , simile , inizio , fronte , corpo , cosa , mondoStephenie Meyer 135
scrittrice statunitense 1973Citazioni simili

“Lei gli prese la testa fra le mani e la adagiò affettuosamente sul proprio petto.”
Arthur Schnitzler
(1862–1931) scrittore, drammaturgo e medico austriaco
Ora siamo svegli, – disse, – e lo resteremo a lungo.
Per sempre, avrebbe voluto correggerla Fridolin, ma prima che potesse pronunciare quelle parole lei gli posò un dito sulle labbra e mormorò, come tra sé: – Mai indagare il futuro. (2011, p. 112)
Doppio sogno