“[La Francia e L'Europa sotto occupazione tedesca sentite come una prigione] Ogni rapporto con i vivi è interrotto. Abolita la speranza di riprenderli presto, e questa vana pretesa di cambiarli che obbliga a forzare la voce e a far mentire i più sinceri. Scrivere come un morto e non aspettare che il giorno del Giudizio non sono poi condizioni di lavoro tanto malvagie, a ben prenderle. Sono libero sulla carta così come nel pensiero. Nulla mi impedisce la verità più di me stesso; questo può essere l'ostacolo più difficile. Per cui, quale occasione per conseguire una intimità, una profondità irraggiungibile! Lavoriamo.”
da Nella prigione; p. 149
In Walter Mauro, La Resistenza nella letteratura francese
Argomenti
pretesa , malvagio , ostacolo , sincero , obbligo , prigionia , prigione , carta , giudizio , occasione , morto , rapporto , condizione , speranza , voce , lavoro , lavorio , pensiero , verità , giorno , tre-giorni , stesso , due-giorni , essere , intimità , tanto , libero , difficile , profondità , nullaJean Guéhenno 3
letterato e critico letterario francese 1890–1978Citazioni simili

IV, Dell'uomo superiore
Dal libro "Ho buttato tutto ciò che potevo per fare più spazio al cuore" di Ferruccio Parrinello - Edizioni Scripsi - 2015
“Il lavoro è l'occupazione di chi non ha nulla da fare.”
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Origine: Il vangelo secondo Gesù Cristo, p. 150