“Non passa anno senza che le collezioni scientifiche di qualunque altra città d'Italia si arricchiscano per la munificenza di qualche privato. E così mano mano si colmano le lacune, si completano le serie e si ottiene più assai di quello che non sia il potere dello stato e de' municipii di fare. Ma il napoletano largo di bocca e stretto di mano; mentre non sa vivere fuori della sua città, non vuol poi far niente per renderla più bella e simpatica; non è superbo delle sue istituzioni, non è zelante di migliorarle; il suo municipalismo non sa mai incarnarsi in un'opera bella e generosa.”
Passeggiate romane, Roma, 11. XII. 71., p. 37
Passeggiate romane
Citazioni simili

“Tu a me la mano sulla bocca? Io te la metto da un'altra parte.”

da Politica di questi anni. 1950-1951, Zanichelli, Bologna 1957

“Invano cerchi tra la polvere, | povera mano, la città è morta.”
da Milano, agosto 1943
Giorno dopo giorno

Origine: Da L'Occhialetto, XIX, 29, Napoli, 18 settembre 1886; citato in Nota bio-bibliografica di Salvatore Di Giacomo http://www.bibliocamorra.altervista.org/index.php?option=com_content&view=article&id=330&Itemid=2#_ftn1, bibliocamorra.altervista.org.

“Ho stretto la mano ad un arabo… e l'aver ancora la mia mano destra lo prova.”

“In una mano porta una pietra, mentre nell'altra mostra il pane.”
Altera manu fert lapidem, panem ostentot altera
v. 195
Altera manu fert lapidem, panem ostentat altera.
Aulularia