“E chi sei tu? chiesi all'acquata, che dolcemente pioveva, | ed essa, strano a dirsi, mi diede questa risposta, che ora traduco: | della Terra sono il Poema, rispose dunque l'acquata, | eterna mi sollevo impalpabile dalla terra e dal mare insondabile, | su verso il cielo, donde, in forma vaga, totalmente mutata eppure sempre la stessa, | discendendo a lavare le aridità, i detriti, gli strati di polvere del mondo, | e quanto in essi, senza il mio ausilio, sarebbe seme latente, non nato; | perenne di giorno, di notte, restituisco la vita all'origine mia, la abbellisco e purifico; […].”
La voce della pioggia, p. 648
Foglie d'erba, Foglie dei settant'anni (primo allegato)
Argomenti
terra-terra , ausilio , detrito , terra , strato , seme , poema , polvere , pioggia , nato , origine , risposta , strano , eterno , mare , voce , cielo , notte , forma , chiesa , verso , giorno , stesso , tre-giorni , due-giorni , mondo , vita , ora , ariditàWalt Whitman 268
poeta, scrittore e giornalista statunitense 1819–1892Citazioni simili

Origine: La penna e la clessidra, p. 229

“E più vado verso il cielo, più il cielo a sua volta mi richiama alla terra.”

“Il vino è il canto della terra verso il cielo.”
dall'intervista Il nettare della libertà, il manifesto, 1° dicembre 2004