“Johnny remava malissimo, la palata sinistra incorreggibilmente più superficiale e debole della destra, col risultato che l'imbarcazione avanzava tarda e obliqua. Elda però non ci faceva caso, persa a contemplare la sponda, il parco, i viali. Disse: – Ecco Torino: il punto di partenza di noi tutti per ciò che chiamiamo vita. Per che cosa parti da Torino, tu Johnny? Ti rendi conto che sei fatto in un certo modo per cui dovrò giudicarti fallimento ogni cosa in cui riuscirai? Anche se a trent'anni sarai ordinario di cattedra di Lingua e letteratura inglese? Dovrò considerarti sempre e comunque un fallito, perché sei fatto a quel certo modo. – Dunque – aveva risposto Johnny, – dovrei morire molto giovane. – Perché sei fatto a quel certo modo, – ripeté. Allora egli fermò i remi. – E se diventassi uno scrittore?”

Elda giunse le mani, poi per l'entusiasmo tanto si scosse che la barca si sbilanciò, cozzò nei macigni emergenti attorno a un pilone di Ponte Isabella, a un niente dal naufragio. (p. 21)
Il libro di Johnny

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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