“[Le genti dell'Italia meridionale] La loro religione era solo un sottile strato di cattolicesimo romano sovrapposto a un fondo di antico paganesimo; i loro santi erano gli antichi dèi sotto nomi diversi, e alla festa della primavera, in chiesa, essi flagellavano con le ortiche l'immagine del santo esattamente come i loro antenati avevano flagellato la statua del dio degli orti, Priapo, per impetrare un buon raccolto. I loro costumi erano quelli di un mondo primitivo e senza leggi; i loro modi erano quelli incantevoli di una razza libera e fiduciosa di sé. In contrasto con i contadini egiziani, i cui pensieri non andavano mai più in là del denaro, questa gente generosa e schietta era di piacevolissima compagnia, e quanto più si conoscevano tanto meglio si riusciva a comprendere il lato umano del mondo antico, di cui l'archeologo deve interpretare i resti materiali.”

da Italia meridionale, p. 52
Il mestiere dell'archeologo

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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