da Morire lentamente
Origine: In Lirica ungherese del '900, introduzione e traduzione di Paolo Santarcangeli, Guanda, Parma, 1962, p. 31.
“Ma io non sono né il mare né il sole rosso, | non sono il vento con le sue risate da fanciulla, | non l'immenso vento che fortifica, non il vento che frusta, | né lo spirito che perenne frusta il suo corpo al terrore e alla morte, | ma sono quello che giunge invisibile, e canta, canta, canta, | che chiacchiera nei ruscelli, in rovesci s'abbatte sulla terra, | che gli uccelli conoscono nei boschi il mattino e la sera, | che conoscono le sabbie della riva, e l'onda che fischia, e quella bandiera, e il pennone, | che guarriscon lassù.”
Canto della bandiera all'alba, p. 368
Foglie d'erba, Rulli di tamburo
Argomenti
frusta , vento , bandiera , ruscello , fischio , chiacchiera , risata , rovescio , riva , sabbia , onda , rosso , terrore , fanciullo , uccello , canto , mattino , mare , sole , corpo , sera , spirito , terra-terra , terra , morteWalt Whitman 268
poeta, scrittore e giornalista statunitense 1819–1892Citazioni simili
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da È di tuo nonno, 48<sup>a</sup> composizione, p. 76
Ma il cielo è sempre più blu. Pensieri, racconti e canzoni inedite, Canzoni inedite, Primo quaderno
da Timone il misantropo
Origine: In Poeti lettoni contemporanei, presentati da Marta Rasupe, traduzione di Ettore Serra, Casa Editrice Ceschina, Milano, 1963, p. 29.
Origine: Citato in Angelo Maria Ripellino, Studio introduttivo, in Aleksandr Blok, Poesie, Guanda, 2000.
“Il gallo canta persino la mattina in cui finisce in pentola.”
Pensieri spettinati